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Studio Medico Fra' Bartolomeo – Chirurgia e medicina estetica, dermatologia

Lunga vita ai filler dermici: una semplice tecnica sperimentale promette grandi risultati!

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Nel numero di gennaio di Plastic and Reconstructive Surgery®, la prestigiosa rivista scientifica dell’ American Society of Plastic Surgeons (ASPS), si parla di una tecnica sperimentale che sarebbe in grado di prolungare gli effetti dei filler a base di Acido Ialuronico.
Fra i vari trattamenti di medicina estetica antiage, senza dubbio il filler è uno fra i più efficaci, e non a caso il più richiesto. La durata limitata dei suoi effetti dipende dalla biocompatibilità dei materiali: i prodotti che oggi impieghiamo maggiormente, Acido Ialuronico per primo, vengono degradati e riassorbiti del tutto dal nostro organismo entro un lasso di tempo più o meno lungo.
La durata temporanea di un filler però può avere i suoi vantaggi..

Le statistiche dell’American Society of Plastic Surgeons (ASPS) lo confermano: fra le procedure estetiche mini invasive il filler dermico è una delle più comuni, con ben 2,3 milioni di trattamenti eseguiti nel 2014 nei soli Stati Uniti.
I filler dermici più comunemente utilizzati sono tuttora quelli a base di Acido Ialuronico, apprezzati proprio perché sono altamente compatibili con il nostro organismo.
In base a questa loro caratteristica è inevitabile che si verifichi una progressiva degradazione delle molecole del filler, che è vista come risvolto negativo in quanto limita la durata del miglioramento estetico.

Presso la Ondokuz Mayis University, in Turchia, alcuni chirurghi plastici dell’equipe del Dott. Küçüker hanno condotto un esperimento per allungare la durata del filler di Acido Ialuronico. La loro ipotesi di partenza era che la permanenza del filler nell’area in cui era stato posizionato non dipendesse solamente dalle sue caratteristiche chimico fisiche, ma fosse influenzata anche dalle sollecitazioni che il gel riceveva a causa del movimento dei muscoli adiacenti.

Per verificare questa ipotesi, i ricercatori avevano bisogno di una sostanza in grado di ridurre l’impatto dell’attività dei muscoli mimici sul filler, perciò si sono avvalsi della Tossina Botulinica di Tipo A, conosciuta negli USA con il nome commerciale di “Botox®”, la sostanza più apprezzata e utilizzata in medicina estetica per la correzione delle rughe mimiche del terzo superiore del volto. Il suo meccanismo di azione consiste infatti nell’ inibire temporaneamente l’attività dei muscoli nella zona trattata, provocandone il rilassamento, ed era di questo che i ricercatori della Ondokuz Mayis University avevano bisogno.

Durante lo studio è stato somministrato Botox® sotto la cute dell’area frontale di alcune cavie, e contemporaneamente Acido Ialuronico; il risultato è stato verificato attraverso analisi computerizzate del tessuto. Le conclusioni dello studio sono state positive: il trattamento effettuato sui muscoli dell’area frontale con la Tossina Botulinica (in termini medici “chemodenervation”), ha prolungato notevolmente la permanenza dell’ Acido Ialuronico nell’area frontale delle cavie.
A tre mesi di distanza, nella zona trattata contemporaneamente con Botox il tasso di degradazione dell’Acido Ialuronico era inferiore del 42% rispetto all’area non trattata, e il volume residuo era del 50% maggiore, un risultato ben visibile e misurabile.
Secondo il Dott. Küçüker e i suoi colleghi il loro studio ha dimostrato che “l’applicazione contemporanea di un filler a base di Acido Ialuronico e della Tossina Botulinica (trattamento BoNT-A) riduce significativamente il processo di degradazione dell’ Acido Ialuronico e aumenta il volume di gel rimanente”. In base a ciò, lo studio fornirebbe una prova oggettiva per sostenere l’uso di questa procedura combinata sui pazienti che richiedono un trattamento con filler dermico.

Sicuramente si tratta di uno spunto interessante, che in futuro potrà avere utili risvolti, nell’ottica di miglioramento continuo e progressivo dell’efficacia dei trattamenti di medicina estetica.

Dall’altro lato c’è da osservare che il carattere temporaneo di un trattamento con filler, sia questo con Acido Ialuronico o con una delle molecole più innovative oggi apprezzate per la loro qualità e sicurezza, non deve esser visto come un aspetto del tutto negativo.
La scelta di sottoporsi a trattamenti di medicina estetica, meno drastici rispetto ai trattamenti chirurgici, rispecchia in molti casi la scelta del paziente di prendersi cura della sua bellezza in maniera più delicata e continuativa, seguendo in un certo modo i naturali cambiamenti dei lineamenti e della cute, con ritocchi sempre adeguati al momento e mai troppo visibili né, soprattutto, irreversibili.